Location: Ginger Zone – Scandicci
Prima volta in Italia per gli STORMY CORNER, pazzesco sestetto del Lancashire, salito in pochi mesi dal movimento underground locale alle capitali inglesi della scena Indie, Pop e Rock’n’Roll. Tra il Pop/Psych dei The Coral, l’attitudine garage dei The Libertines ed il lato modaiolo dei Kasabian!
Freschi di debutto discografico grazie al singolo ‘The Understanding’, uscito i primissimi giorni di Aprile per l’etichetta inglese Diffusion, gli STORMY CORNER sono un clamoroso sestetto proveniente da Skelmersdale, una piccola cittadina di poche migliaia di abitanti del Lancashire, in Inghilterra. Clamoroso perchè nel panorama underground inglese, altro non si fa che parlar di loro.
Non è passato poi così tanto tempo dai loro esordi in occasione della rassegna locale Skemfest, che il sound del gruppo è arrivato ad incuriosire le capitali inglesi della musica Indie, Pop e Rock’n’Roll, ovvero Manchester e Liverpool. Ed è nei locali di queste due città, dal pub più malfamato, ai concerti improvvisati in luoghi impensabili, fino ad essere chiamati come opening band di Twisted Wheel e The Courtneers, che gli STORMY CORNER si son fatti la loro gavetta, si sono costruiti una solida reputazione e soprattutto una nutritissima schiera di giovani e fedeli fan.
Guidati dalle linee vocali dei due cantanti Lunti e Simpskin, in grado di creare armonie melodiche sorprendenti ed accattivanti, alle quali si affiancano il basso di Bassi, la batteria di Clayton, le chitarre di Hursty e Donki, gli STORMY CORNER sono un sublime punto d’incontro tra il Pop psichedelico dei The Coral, la forza e l’attitudine rock’n’roll dei The Libertines, l’innovazione creata a suo tempo dagli Stone Roses e le trame modaiole dei Kasabian. Un suono che ha le sue radici in una struttura di chiara matrice beatlesiana, aggiornata poi alle modernità nineties di Nirvana, per la durata delle canzoni, ed Oasis, per richiami melodici e capacità di scrivere belle canzoni.
Se poi aggiungiamo che i loro live, adrenalinici, devastanti, sudati e conditi da un sano tasso alcolico, sono un’esperienza che difficilmente un indie-kid potrà mai dimenticare, la loro prima venuta in Italia con tappa a Firenze, è a maggior ragione imperdibile.