Location: Limonaia – Fucecchio (FI)
Dopo aver abbandonato la Sub Pop Recors, Damon Krukowsky e Naomi Yang, ossia due terzi dei Galaxie 500, hanno fondato la nuova etichetta discografica, la 20/20/20, con la quale hanno prodotto il fresco The Earth is Blue. Il disco, realizzato a cinque anni di distanza dal precedente, è costituito da dieci brani acustici, in cui gli arrangiamenti si presentano discreti, mai ingombranti; al duo si unisce un terzo elemento, il chitarrista giapponese Michio Kurihara, membro dei Ghost. Se i Galaxie 500 diedero vita ad atmosfere fortemente dreamy, questo sesto disco del duo di Boston se ne allontana lievemente. Si avverte un delicato romanticismo, un sottile incantesimo che ben si amalgama ai testi poetici e sensuali. Ciò si riscontra già in Beautiful Close Double, in cui la voce di Naomi, dolce e rassicurante, riceve l’ausilio dei cori maschili, mentre le chitarre acustiche fanno da background. Anche Second Life, in cui la chitarra solista concretizza veri e propri tappeti sonori, si basa su tale orientamento. Malibran, cantata da Damon, si presenta invece più mesta e tormentata, mentre la tromba di Greg Kelley ed il sax soprano di Bhob Rainey arricchiscono il tutto. Sometimes, al contrario, viene resa suggestiva dalla simbiosi tra voce maschile e femminile, nonché dalla dolcezza del piano, suonato da Diana Kletter. Non manca, infine, una versione ancora più soft di While My Guitar Gently Weeps, pienamente adattata al contesto generale dell’album, ed una cover di Araçà Azul, brano di Caetano Veloso. Omogeneo nella sua generica espressione e sobrio negli arrangiamenti, The Earth is Blue è un disco in cui relax e sballo sentimentale sono assicurati: ciò dimostra il grande fiuto artistico di Mark Kramer, il produttore che ha garantito la riunione dei due artisti, in seguito allo scioglimento dei Galaxie 500.